L’intento di Associazione Progetto Giulia...
Anche per questo progetto, come...
Abbiamo conosciuto Federica e Nicola, responsabili di Casa Famiglia Joseph di Montecchio Maggiore parecchi anni fa, tramite Fabiola, un’amica comune. Fin da subito Associazione Progetto Giulia si è legata alla coppia, ma anche ai bambini ospiti, che seppur cambiati nell’arco del tempo, portano ognuno un grave peso sulle spalle.
La storia di ciascuno di loro è una storia difficile, fatta di sofferenze, abusi fisici e psicologici che distruggono la serenità dei minori e la convivenza con pari e adulti.
Essere al loro fianco, nell’operosità silenziosa, ci permette di seguire il loro faticoso e difficile percorso di recupero di una Vita degna di essere vissuta, condividendo le preoccupazioni dei grandi, come il percorso e i piccoli successi dei minori.
Cos’è? Perchè?
La riabilitazione equestre è un’attività terapeutica che fa parte degli interventi assistiti con gli animali e si sviluppa con l’aiuto del cavallo, dove si presentano difficoltà fisiche, comportamentali ed emotivo/relazionali.
il cavallo è un animale con una forte intelligenza emotiva che lo porta a relazionarsi in modo docile ma non passivo, e ad instaurare con l’assistito un rapporto silenzioso ma benefico.
il contatto con il cavallo crea nuove dinamiche psicologiche ed educative, favorisce il potenziamento delle abilità motorie e cognitive (come la memoria e l’attenzione), stimola la sensorialità e migliora l’autostima e incoraggia la socializzazione.
Progetto iniziato nel 2018, solo con una cadenza settimanale e individuale che sta aiutando il minore a manifestare le sue paure e a conoscere il limite delle regole, e che ha manifestato entusiasmo, curiosità per il maneggio e si è affezionato al cavallo.
Sono state organizzate sedute sia individuali che di piccolo gruppo per migliorare la relazione con gli altri e ridurre la competizione con l’adulto e i pari. Favorendo la l’accettazione delle regole sia di comunicazione che di comportamento in un contesto sociale e aumentare la fiducia nell’adulto riconoscendolo come figura sicura.
Erano state programmate sedute a cadenza settimanale con sedute sia individuali che in piccolo gruppo, ma la pandemia Coronavirus ha modificato il programma, portandolo a due incontri la settimana via Skype, uno individuale e uno di gruppo, da febbraio a maggio. Questo ha permesso all’utente di mantenere il contatto sociale e non mettere a repentaglio i risultati raggiunti.
Il ragazzino ha partecipato a cinque settimane di centri estivi presso l’associazione Oltre le parole, per mantenere il contatto con il cavallo, che lo rasserena e continuare il rapporto di socializzazione.
Si intende aiutare il ragazzino ad aumentare la capacità di socializzazione in gruppo, accettando sempre più le regole e ridicendo gli atteggiamenti provocatori verso gli adulti e i pari.
Un secondo obiettivo si riferisce ad accettare l’aiuto e la mediazione dell’adulto nei momenti di più frustrazione, per prolungare i momenti di calma e benessere.
Il percorso di pet therapy si svolgerà da settembre 2020 a giugno 2021 ed eventualmente verrà valutata la partecipazione a cinque settimane di centri estivi, presso l’associazione Oltre le Parole.